Io sono un istr
ione ma la genialit
à è nata insieme a me
Nel teatro che
vuoi dove un altro
cadrà io mi surclasse
rò.
Io sono un istrione
ma la teatra
lità scorre dentro d
i me
Quattro tavole in
croce e qualche spettato
re
chi sono lo ve
drai. Lo ve
drai.
In una stan
za di tre muri tengo il pub
blico con me
sull´orlo di
un abisso oscuro col mio
trac e coi miei tics.
E la comme
dia brillerà del fuoco
sacro acceso in me
E parlo
e piango e riderò del persona
ggio che vivrò.
Perdonatemi se
con nessuno di
voi non ho niente in comu
ne
Io sono un istrione
a cui la scena
dà la giusta dimen
sione
.
La vita torna in me ad ogni eco di sce
na che io sentir
ò-
e ancora mori
rò di gioia e di
paura quando il sipario
sale
paura che po
trò non ricordare più
la parte che so
già
poi quando tocca a me
puntuale sono
là
nel sogno sempre
uguale. Uguale
.
Io sono un istrione
ed ho scelto or
amai
la vita che fa
rò. Procuratemi
voi
sei repliche in ci
ttà
Io sono un istrione
e l´arte, l´arte
sola è la vita per
me
Se mi date un tea
tro e un ruolo adatto a
me
il genio si ve
drà. Si
vedrà.
Con il mio
viso ben truccato con la mas
chera che ho
sono en
fatico e discreto versi e
prosa Vi dirò.
Con tenerez
za o con furore e mentre
agli altri mentirò
fino a
che sembri verità fino a ch
e io ci crede
rò.
Non è per vanità
quel che valgo lo
so
e ad essere sin
cero solo un vero istrion
e
è grande come
me ed io ne sono fiero.