E mi piaceva mangiare con te, amico che corri e non guardi mai indietro, si stava in casa ma l´Africa sai, era al di la´ della porta di vetro...
Insieme cantare per poi visitare la nera citta´, era la sera la liberta´... luci, vita, gente, colori di umanita´.
Mangiavamo i ricordi di un esodo antico e la frutta sottile divisa da amico mentre gli altri tagliavano, ingordi, i maiali per riempire di rosso i loro sporchi ideali...
e tu mi dicevi "ho paura, dimmi almeno se mi aspetterai..." "corri felice, io non tradiro´ mai" sempre, insieme, sicuri, perche´ uguali, perche´ puri...
L´aereo scendeva e un´auto gialla amica viaggiava nel verde che intanto correva, l´azzurro dei comandi illuminava il nero
di quella notte magica di luce antica...
Guidavi e il deserto sbiadiva e appariva la nera citta´... e poi finalmente la chiara realta´ buia, grande, dura, feroce, senza pieta´...
Ti confesso che adoro le notti piu´ belle, profumate di palme argentate di stelle, ma finisco col bere tra le dune e i bambu´ visto che anche le canne non mi bastano piu´...
e allora ti ho detto "ho paura... dimmi almeno se ritornerai" "parti felice io non tradiro´ mai" sempre, insieme, sicuri, perche´ uguali perche´ puri.