Ed ogni notte quel ricordo era il suo fuoco e la sua forza Che si muoveva dentro all´ombra e dava al mondo un’altra forma
E il sole calerà Guardava fuori Franz C´era la nebbia che fioriva oltre le tende La ricordava là Seduta in Niklas-Strasse Con gli occhi giada una mattina di novembre Fuori dal vetro grigio, dieci ore dentro l´ufficio La notte saliva paga dall’acqua della Moldava E dopo un giorno di servizio nell´archivio il boemo Con la cravatta si alzava e tornava a casa
Verrà la notte e avrà il contorno degli occhi tuoi Ed io e te soli tra i ricordi come due eroi Le mani strette come nodi sugli scrittoi Poi, cos´è che puoi, puoi, le notti no
E verrà notte e avrà i colori degli occhi tuoi Avrà la forza di chi è sveglio da sempre E dentro a un flusso di coscienza come per Freud Come per Joyce, con me tu puoi
Fuggito a Vienna per la guerra la sua bella lo pensava E gli spediva le parole stupende "Cara Milena" lui gli scriveva fino all´alba "Mi terrai sveglio per sempre" Chino nel suo studio fra i suoi muri a scuri chiusi E dentro al buio di un silenzio ora trafitto dai gufi Combatteva contro un sogno e i suoi amletici dubbi Combatteva contro il sogno e i suoi eserciti muti Come una danza, lei sulla carta
Verrà la notte e avrà il contorno degli occhi tuoi Ed io e te soli tra i ricordi come due eroi Le mani strette come nodi sugli scrittoi Poi, cos´è che puoi, puoi, le notti no E verrà notte e avrà i colori degli occhi tuoi Avrà la forza di chi è sveglio da sempre E dentro a un flusso di coscienza come per Freud Come per Joyce, con me tu puoi